cos'è la traduzione consecutiva ?
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Interpretariato in consecutiva
Con l’interpretariato in consecutiva l’interpretazione viene fornita durante le interruzioni del discorso dell’oratore. L’interprete deve memorizzare il contenuto dell’intervento, facendo ricorso a particolari strumenti di annotazione, per poi riprodurlo fedelmente. L’interpretariato in consecutiva è la tipologia da preferire nei casi in cui il pubblico risulti omogeneo e la lingua di lavoro sia la medesima.
Conferenze
Tavole rotonde
Meeting
Dibattiti
Riunioni
Prevede la vicinanza dell’interprete con il relatore. L’interprete ascolta il discorso, solitamente fino ad un massimo di 15 minuti, e lo traduce fedelmente per brani. La giornata lavorativa è di 7 ore, con un interprete per ogni lingua. In caso di superamento, è necessario un secondo interprete.
Facendo ricorso all’interpretariato in consecutiva si tenga presente durante l’organizzazione dell’evento che la durata dell’intervento raddoppia.
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L'interpretazione consecutiva consiste nella traduzione del discorso dell'oratore dopo che questo, o una parte di questo, è terminato.
Oggi le esposizioni durano in media dieci minuti, dopo di che è prevista un'interruzione per la traduzione al pubblico da parte dell'interprete.
L'interprete deve quindi essere in grado di memorizzare tutto il discorso e di apprenderne il nucleo fondamentale. Può poi aiutarsi a ricordare tutte le parti del discorso prendendo degli appunti. Gli appunti presi da un interprete non consistono in frasi chiare e precise. Al contrario sono spesso costituiti da abbreviazioni e simboli e sono comprensibili solo al professionista stesso. Non è semplice infatti segnarsi delle note alla velocità con la quale l'oratore espone il suo discorso. E' necessario ricorrere ad espedienti per sintetizzare con una due o tre parole un'intera frse.
Il risultato è di solito ottimo, nel senso che l'interpretazione consecutiva riproduce il discorso originale con una chiarezza superiore rispetto all'esposizione dell'oratore. Il traduttore durante il suo lavoro elimina esitazioni, ripetizioni e intercalari inutili abbreviando e chiarendo il discorso. Se l'interprete è un professionista e svolge bene il suo lavoro la qualità del discorso dell'oratore non può che essere accresciuta.
L'interpretazione consecutiva raddoppia, o quasi, la durata del discorso dell'oratore, in quanto ogni parte dell'esposizione deve essere poi tradotta nella lingua dell'uditorio. Questa tecnica richiede inoltre un elevato livello di attenzione del pubblico, che deve concentrarsi per non perdere il filo del discorso durante le pause.
E' inoltre compito dell'interprete tradurre le domande che gli ascoltatori desiderano porre all'oratore. Il traduttore deve quindi avere piena padronanza sia della lingua dell'oratore che di quella del pubblico.
L'interpretazione consecutiva viene di solito utilizzata durante interviste, riunioni e processi e comunque durante tutti gli eventi nei quali è presente un pubblico che parla una lingua diversa da quella dell'oratore.
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La traduzione consecutiva, meglio nota come interpretariato consecutivo, è una forma di traduzione orale finalizzata per lo più alla contestualizzazione del messaggio finale. L'interpete attende la conclusione del periodo o discorso dell'oratore per tradurre avendo così modo di utilizzare espressioni più adeguate al contesto. Solitamente questa tecnica si applica a quelle lingue (come il cinese) in cui sono presenti molte omofonie. Gli ambiti più diffusi d'applicazione sono contesti formali o politici e in taluni casi è possibile, da parte dell'interprete, fruire di una sorta di scaletta o di appunti presi al momento durante l'orazione. Spero di essere stata esaustiva.
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La traduzione consecutiva, meglio nota come interpretariato consecutivo, è una traduzione orale effettuata successivamente alla conclusione delle frasi/discorso dell'oratore. Ciò permette all'interprete di contestualizzare le parole e i periodi rendendo l'intero argomento più efficace. Esistono tecniche diverse d'interpretazione consecutiva relative al contesto nel quale essa si svolge e sotanzialmente più o meno appropriate per talune lingue. In cinese, per esempio, è un must. Viene utilizzata particolarmente in contesti politici o formali talvolta fruendo di una preparazione (una sorta di scaletta) o di appunti realizzati al momento. Spero di essere stata esaustiva.
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L'interprete siede insieme ai delegati, ascolta il discorso e, alla fine, lo riproduce in un'altra lingua, in genere con l'ausilio di appunti. Al giorno d’oggi l'interpretazione consecutiva è stata per lo più sostituita dalla simultanea, ma rimane importante per un certo tipo di riunioni (ad esempio, convegni dal contenuto altamente tecnico, pranzi di lavoro, gruppi ristretti, viaggi fuori sede).
Gli interpreti esperti sono in grado di riprodurre con grande accuratezza discorsi di 10 minuti o più.
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L'interprete, solitamente seduto accanto all'oratore, ascolta il discorso, prende appunti con una tecnica specifica e alla fine traduce nella propria lingua il discorso che è stato pronunciato.
Buona interpretazione!
Emmebi sas
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L'interpretazione consecutiva è la più antica forma di interpretazione. Tale modalità consiste nel rendere il discorso dopo che l’oratore ha concluso il suo discorso o parte di esso; mentre egli parla, l’interprete memorizza tutto ciò che viene detto, aiutandosi con particolari appunti di modo che la sua traduzione sia fedele al testo di partenza. La durata delle porzioni di discorso interpretate varia da situazione a situazione: fino a cinquant’anni fa, gli interpreti consecutivisti rendevano discorsi di venti o trenta minuti, ma oggi solo dieci o quindici minuti sono considerati fin troppi, soprattutto dal momento che il pubblico non ama stare ad ascoltare a lungo un eloquio incomprensibile.
Il compito dell’interprete di consecutiva non sta solo nel comprendere la lingua, ma anche nel memorizzare l’intero nucleo del messaggio, ed è qui che assume grande importanza la presa di note (o, dal francese, prise de notes), un vero e proprio espediente mnemonico che non ha nulla a che vedere con la stenografia: questa ha infatti come scopo quello di annotare ogni parola di un discorso, mentre la presa di note, fatta di simboli, abbreviazioni e altri elementi sussidiari, serve come ausilio destinato all’immediato utilizzo per l’interpretazione consecutiva; per tale motivo, l’interprete non prende appunti precisi e dettagliati, il che ne renderebbe impossibile la decifrazione per lo stesso interprete, a distanza di poco tempo. In effetti, non viene appuntata mediante simboli ogni singola parola, bensì il senso astratto della porzione di discorso ascoltata, dunque, per rappresentare un’intera frase composta da molte parole, potrebbero bastare anche due o tre simboli. L’essenzialità e la schematicità di tale tecnica deriva dal fatto che qualsiasi oratore difficilmente parla a una velocità tale da riuscire a scrivere ogni vocabolo da lui pronunciato.
Tale modalità di interpretazione ha lo svantaggio di raddoppiare la durata dell’intervento, dato che una volta pronunciatosi l’oratore, l’interprete dovrà ripetere il tutto nella lingua di arrivo.
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L'interpretazione consecutiva è la più antica forma di interpretazione. Tale modalità consiste nel rendere il discorso dopo che l’oratore ha concluso il suo discorso o parte di esso; mentre egli parla, l’interprete memorizza tutto ciò che viene detto, aiutandosi con particolari appunti di modo che la sua traduzione sia fedele al testo di partenza. La durata delle porzioni di discorso interpretate varia da situazione a situazione: fino a cinquant’anni fa, gli interpreti consecutivisti rendevano discorsi di venti o trenta minuti, ma oggi solo dieci o quindici minuti sono considerati fin troppi, soprattutto dal momento che il pubblico non ama stare ad ascoltare a lungo un eloquio incomprensibile.
Il compito dell’interprete di consecutiva non sta solo nel comprendere la lingua, ma anche nel memorizzare l’intero nucleo del messaggio, ed è qui che assume grande importanza la presa di note (o, dal francese, prise de notes), un vero e proprio espediente mnemonico che non ha nulla a che vedere con la stenografia: questa ha infatti come scopo quello di annotare ogni parola di un discorso, mentre la presa di note, fatta di simboli, abbreviazioni e altri elementi sussidiari, serve come ausilio destinato all’immediato utilizzo per l’interpretazione consecutiva; per tale motivo, l’interprete non prende appunti precisi e dettagliati, il che ne renderebbe impossibile la decifrazione per lo stesso interprete, a distanza di poco tempo. In effetti, non viene appuntata mediante simboli ogni singola parola, bensì il senso astratto della porzione di discorso ascoltata, dunque, per rappresentare un’intera frase composta da molte parole, potrebbero bastare anche due o tre simboli. L’essenzialità e la schematicità di tale tecnica deriva dal fatto che qualsiasi oratore difficilmente parla a una velocità tale da riuscire a scrivere ogni vocabolo da lui pronunciato.
Tale modalità di interpretazione ha lo svantaggio di raddoppiare la durata dell’intervento, dato che una volta pronunciatosi l’oratore, l’interprete dovrà ripetere il tutto nella lingua di arrivo.
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La traduzione consecutiva è una forma di interpretariato in cui il traduttore, mediante presa di appunti, rende nella lingua di destinazione una parte di discorso tenuto dall'oratore, solitamente intorno ai 3 minuti. E' indicata per incontri con pochi partecipanti di breve durata, o laddove fosse impossibile utilizzare sistemi in simultanea (cabine, audioguide). In consecutiva l'incontro può diventare troppo lungo o ripetitivo per quei partecipanti che riescono a seguire in entrambe le lingue. Personalmente consiglio sempre un sistema in simultanea, più flessibile e dinamico.
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L'interpretazione consecutiva viene svolta con l'ausilio della tecnica della presa note. In questa forma di interpretazione, l'interprete restituisce, in un tempo unico o per segmenti discorsuali di durata variabile, un messaggio formulato da altri diretto al pubblico. La consecutiva è un'operazione mentale e interlinguistica integrata da una terza componente, ovvero la prise de notes. Questa è suggestivamente definita stampella per la memoria in quanto serve all'interprete come appoggio per ricordare ciò che già sa oppure per richiamare alla memoria una particolare figura retorica usata dall'oratore. La presa note è uno strumento flessibile al servizio dell'interprete che viene adattato alle specifiche circostanze discorsuali.
Per rendere meglio l'idea ciascun interprete sviluppa in maniera personale alcuni simboli che utilizza in maniera schematica durante la presa note per fissare l'idea/immagine di ciò che l'oratore dice. Questi devono essere messi in maniera tale che a uno sguardo veloce l'interprete possa ricordare ciò che ha sentito precedentemente. Importante: la presa nota è solo un appoggio, non si legge dal foglio come se si stesse leggendo un discorso.
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L'interprete siede insieme ai partecipanti, ascolta il discorso e, alla fine, lo riproduce in un'altra lingua, in genere con l'ausilio di appunti.
Ciao,
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Nell'interpretazione consecutiva, a differenza di simultanea, essa inizia dopo che l'oratore ha finito di parlare. L'interprete siede insieme ai delegati, ascolta il discorso e, alla fine, lo riproduce in un'altra lingua, in genere con l'ausilio di appunti. Al giorno d’oggi l'interpretazione consecutiva è stata per lo più sostituita dalla simultanea, ma rimane importante per un certo tipo di riunioni (ad esempio, convegni dal contenuto altamente tecnico, pranzi di lavoro, gruppi ristretti, viaggi fuori sede).
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L'interpretazione consecutiva consiste nella traduzione del discorso dell'oratore dopo che questo, o una parte di questo, è terminato. A differenza dell'interpretazione simultanea quindi, prevede che l'interprete segua e comprenda pienamente il discorso e sia poi in grado di trasporlo all'uditorio.
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L' interpretazione simultanea e consecutiva sono i due tipi principali di traduzione orale, mentre più raramente viene usata la terza tecnica, nota come chuchotage (traduzione sussurrata).
La differenza principale tra le prime due è che l' interpretazione simultanea prevede l'uso di un equipaggiamento specifico, il che significa, che oltre agli interpretti bisogna ingaggiare almeno un tecnico del suono. Il suo ruolo è di assicurare un corretto ed ordinato svolgimento dell’evento sotto il profilo tecnico.
Il vantaggio principale rispetto all’interpretazione consecutiva è che l’interprete riproduce il testo nella lingua d’arrivo quasi contemporaneamente all’oratore, e di conseguenza l’interpretazione non ha nessun impatto sulla durata prevista dell’evento (vari tipi di conferenza, incontri d’affari e cosÌ via).
Nell’interpretazione consecutiva, come dice già la parola stessa (eng. consecutive, itl. successivamente), l'interprete riproduce il testo nella lingua d'arrivo non appena l'oratore ha concluso il suo discorso, che può durare dai pochi secondi a qualche minuto. Se i passaggi sono più lunghi, l'interprete potrebbe correre il rischio di dimenticare oppure di omettere parti del discorso, sebbene la maggior parte degli interpreti usi una tecnica speciale di prendere gli appunti. Il vantaggio principale rispetto alla simultanea è che l’interpretazione consecutiva non richiede nessun tipo d’equipaggiamento. Lo svantaggio deriva dal fatto che la durata dell'evento può perfino raddoppiare.
Lo chuchotage rappresenta una specie di compromesso tra l’interpretazione simultanea e consecutiva. Questa tecnica è simile all’interpretazione simultanea ma viene effettuata senza nessun equipaggiamento. Si usa innanzitutto quando c'è un piccolo gruppo di persone (ideale non più di tre) che hanno bisogno di una traduzione. L' interprete ascolta l'oratore senza le cuffie e contemporaneamente sussurra la traduzione al suo ascoltatore. Se lo fa a voce troppo alta può disturbare se stesso come anche gli altri partecipanti. Dall’altra parte, l’interpretazione deve essere udibile per tutti quelli che ne hanno bisogno. Questo è uno dei motivi che rendono questa forma di interpretazione molto impegnativa.
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