Le certified translations sono traduzioni valide in alcuni paesi, come il Regno Unito, in cui il traduttore munito di numero di iscrizione a un ruolo degli Esperti dichiara che la traduzione eseguita è fedele all'originale.
Rispetto alle traduzioni giurate, ci sono alcune differenze:
- Il traduttore deve essere iscritto a un ruolo/albo (ruolo degli esperti della Camera di Commercio, Albo dei CTU del Tribunale) e quindi essere munito di un numero di iscrizione, che potrà riportare nella dichiarazione che accompagna la traduzione o nel proprio timbro.
- La traduzione non passa per il Tribunale, quindi c'è un risparmio di tempo e soldi (non sono necessarie le marche da bollo). In termini pratici: una traduzione certificata può costare la metà di una giurata, e sarà pronta in 24 ore invece di 4 giorni.
- La traduzione certificata non può essere apostillata o legalizzata, proprio perché non viene asseverata davanti a un funzionario giudiziario che appone la propria firma.
- La traduzione certificata può essere successivamente asseverata (giurata) e legalizzata.
- La traduzione certificata non è valida in tutti i paesi. Deve essere esplicitamente richiesta.
Un esempio attuale è la ricerca di lavoro: se per esempio devo tradurre il curriculum, o una lettera di presentazione da fornire a potenziali datori di lavoro all'estero per una ricerca di lavoro generica all'estero, posso utilizzare la traduzione certificata.
Altro esempio; Sono un'infermiera, un'ostetrica o una radiologa e voglio andare a lavorare nel Regno Unito (quindi devo iscrivermi all'NMC o HCPC)..In questo caso posso presentare tutti i documenti richiesti (certificato del casellario giudiziale, carichi pendenti, good standing, vaccinazioni) con una semplice traduzione certificata, come previsto dall'NMC
Attenzione quindi a chi sostiene che la traduzione giurata e legalizzata è sempre obbligatoria: non è vero.